SCOPRI ORA IL POTERE DELLA 
FINANZA ETICA

ESG Advisor -
Corso di preparazi​one all'esame 
di certificazione EFPA

DURATA
23 ORE
Iscriviti al 
corso

Sostenibilità

Articolo scritto da Aletheia Finanza etica

TRANSIZIONE GREEN E SOSTENIBILITA’

Gli impatti delle attività umane sul Pianeta Terra, oggi equivalgono a quelli originati nell’arco dei 4,6 miliardi di anni di vita dalle grandi forze della Natura che hanno causato significativi mutamenti nel nostro sistema, Terra. Gli scienziati chiamano questo nuovo periodo Antropocene. Negli ultimi anni si è assistito ad un’anticipazione dell’OVERSHOT DAY​, ossia il giorno nel quale l’umanità consuma completamente le risorse che la Terra è in grado di generare annualmente e l’impronta ecologica dell’umanità, ossia la richiesta totale di risorse per l’intero anno. Per questo motivo risulta di rilevante importanza introdurre il concetto di TRANSIZIONE ECOLOGICA. Quest’ultima comporta una gestione oculata dell’energia, dei mezzi di trasporto e di una politica di gestione ambientale personale più coerente. La transizione ecologica è un processo di innovazione tecnologica e rivoluzione ambientale, che agevolerà quei comportamenti che non tengono conto solo dei profitti economici, ma anche del rispetto della sostenibilità ambientale. C’è da dire, infatti, che da qui al 2050 si stima che il mondo potrebbe consumare risorse pari a tre pianeti e la produzione annuale di rifiuti aumenterebbe del 70% entro la stessa data. Per questo bisognerebbe pensare ad ottimizzare le produzioni dal punto di vista ambientale, promuovendo così l’ECONOMIA CIRCOLARE.

TRANSIZIONE GREEN PER LE ORGANIZZAIONI

Questa transizione green coinvolgerà, e, sta già coinvolgendo anche le aziende. Per le organizzazioni, infatti, ci sono tutta una serie di strumenti che potrebbero essere utilizzati per la realizzazione di questo intento. Ci sono norme di certificazione ambientale che possono agevolare il processo di transizione ecologica:
⦁ SISTEMA DI GESTIONE ENERGIA;
⦁ ISO 50001: Tale norma si sta rivelando come una delle certificazioni più importanti per questo ambito ed è focalizzata su un sistema di gestione che serve a valutare l’impatto energetico e definire azioni per il miglioramento delle performance;
CARBOON FOOT PRINT: riguarda la valutazione del ciclo del carbonio. Fondamentale per le organizzazioni che vogliono contribuire all’impatto dell’effetto serra. Per abbattimento degli impatti e per comportamenti in direzione dei carbon neutral;
WATER FOOT PRINT: Simile allo standard visto sopra ma con un focus sulle risorse idriche;
⦁ SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
⦁ISO 14001: Anche questa è una delle norme cardine di questo ambito ed è incentrata su sistema di gestione ambientale che getta una base di analisi sugli impatti dell’organizzazione. Per l’attuazione di valutazione e politiche degli obiettivi di miglioramento aziendale;
⦁ DICHIARAZIONE
⦁ EMAS: La dichiarazione Eco Management and Audit Scheme in riferimento al Regolamento UE 2017/1505 oltre i requisiti richiesti della norma ISO 14001;
ECOLABEL: Il marchio della qualità ecologica per prodotti e servizi, definito dai requisiti del Regolamento UE 2010/66;
LIFE CYCLE ASSESSMENT: La valutazione e lo studio degli impatti di prodotti e servizi dalla loro progettazione fino al rifiuto.

GREEN DEAL EUROPEO
A tal proposito per riuscire nell’intento di realizzare una transizione green, la Commissione Europea ha proposto il Green Deal europeo, ossia un insieme di iniziative politiche che hanno l'obiettivo di raggiungere il net zero in
Europa
entro il 2050.
L'intenzione è quella di revisionare tutte le leggi vigenti in materia di clima e introdurne di nuove sull'economia circolare, sulla ristrutturazione degli edifici, sulla
biodiversità, sull'agricoltura e sull'innovazione.
Verrà introdotto anche un piano utile alla
valutazione d'impatto
per poter innalzare ad almeno il 50% l'obiettivo di diminuzione delle emissioni di
gas a effetto serra
dell'Unione europea
entro il 2030 e verso il 55% rispetto ai livelli del 1990.

ECONOMIA DEL XX SECOLO VS ECONOMIA CIRCOLARE
Bisogna iniziare a comprendere che l’idea di un’economia sempre in crescita come sinonimo di progresso, come movimento in avanti, verso l’alto va abbandonata.
Gli economisti del XX secolo se avessero disegnato gli obiettivi di crescita economica, avrebbero rappresentato una curva in costante crescita esponenziale che si sviluppa verso l’alto appunto. Chiedersi se un’ulteriore crescita fosse sempre desiderabile o possibile divenne irrilevante.

FONTE: L’ECONOMIA DELLA CIAMBELLA (2017)

Per anni gli economisti del XX secolo hanno richiamato le visioni di Kuznets, ossia l’economista che ha creato la misura del reddito nazionale. Nel 2008, dopo la crisi finanziaria si comprese la necessità di una bussola che aiutasse i capi di stato e i cittadini a tracciare una rotta intelligente per il XXI secolo, questo contributo lo ha dato l’economia circolare, la cui composizione e caratterizzazione è rappresentata come segue nella figura sottostante.

FONTE: SFRIDOO (2020)

E’ importante, perciò, che anche l’economia faccia una transizione vero la sostenibilità.
Nell’immagine precedente viene rappresentato un modello di economia circolare secondo il “Butterfly Diagram”. Il sistema di produzione viene suddiviso in
due cicli, separati ma interdipendenti:
⦁ Ciclo tecnico: in tale ciclo
le risorse e i prodotti restano in circolazione attraverso i processi di
riciclaggio, riutilizzo, riparazione
e
rifabbricazione. Il percorso, dai cerchi interni a quelli più esterni, mostra una progressiva perdita di valore del prodotto, fino ad arrivare al processo di riciclaggio, fase in cui il valore si riduce alle componenti di base;
⦁ Ciclo biologico: i nutrienti dei
materiali biodegradabili sono restituiti alla Terra rigenerati e vengono attuate una serie di attività che limitano i danni all’ambiente e cercano attivamente di migliorarlo. Questo ciclo ha a che fare con i prodotti che vengono consumati, come il cibo, ma anche il cotone e il legno, che dal ciclo tecnico passano a quello biologico una volta che si sono degradati così tanto da non poter essere più impiegati diversamente.
La finanza in generale sta avanzando verso delle politiche di tipo ambientale che includono questioni importanti come la transizione verso la neutralità climatica, cioè verso un'economia a emissioni zero e questo è utile per indicare la via da percorrere al resto del mondo, per questo è importante adeguarsi al più presto a tutte le nuove direttive che stanno già venendo messe in azione.