Il 21 aprile 2021 è stato adottato un nuovo Pacchetto di misure sulla finanza sostenibile (Il Sustainable Finance Package), che si prefigge come importante obiettivo quello di indirizzare gli investimenti verso attività responsabili, in modo tale da permettere al nostro continente di raggiungere il traguardo net-zero entro il 2050. Questo farà dell'Unione Europea l’apri fila nella definizione e attuazione delle norme per una finanza più sostenibile. Il Pacchetto è costituito da tre regolamenti: - Regolamento europeo 2020/852 – Taxonomy; - Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD; - Six Amending delegated act.
Il Regolamento I (UE) 2020/852 detto Regolamento Tassonomia (EU taxonomy for sustainable activities | European Commission) è un sistema di classificazione che fornisce al mondo della finanza definizioni appropriate per le quali le attività economiche possono essere considerate sostenibili dal punto di vista ambientale. Esso deve indicare quanto sostenibile sia effettivamente un investimento, ai governi e alle aziende, che devono rendicontare il proprio impatto sull’ambiente. Obiettivi primari che l’UE spinge, attraverso questo strumento, sono quelli di creare sicurezza per gli investitori, eliminare il GREENWASHING e mitigare la frammentazione del mercato
Altra finalità ,non meno importante, è quella di aiutare le aziende a diventare più rispettose del clima e indirizzare gli investimenti verso progetti e attività sostenibili, raggiungendo così più probabilmente gli obiettivi climatici ed energetici globali. Il regolamento Tassonomia è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il 22 giugno 2020 ed è entrato in vigore il 12 luglio 2020. Con riferimento ai concetti di "contributo sostanziale" e "non arrecare un danno significativo", la Tassonomia fissa i criteri di vaglio tecnico per il raggiungimento di ciascun obiettivo ambientale declinandoli sui diversi macro-settori economici e per singole attività ad essi correlate. Alcuni dei macro-settori economici previsti dalla tassonomia sono: -Protezione ambientale e attività di recupero -Attività professionali, scientifiche e tecniche -Attività finanziarie e assicurative -Foreste -Istruzione -Sanità e servizi sociali Il dettaglio delle soglie da rispettare saranno emanate attraverso documenti specifici denominati “Atti delegati”. Ad oggi risulta emesso il solo Atto Delegato relativo ai primi due obiettivi ambientali, quelli climatici.
Il 21 aprile del 2021 la Commissione UE ha divulgato una proposta legislativa che aggiorna la NFRD. La novità più rilevante risulta essere l’ampliamento del perimetro di applicazione. La nuova Direttiva, infatti, si riferisce a tutte le imprese con sede in Europa con più di 250 dipendenti e tutte le PMI quotate sui mercati europei. La CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) rinnova e consolida le regole sulle informazioni sociali e ambientali che le aziende devono comunicare. A un insieme più ampio di grandi aziende, ossia 50.000 aziende, così come alle PMI quotate, sarà ora richiesto di riferire sulla sostenibilità. Le nuove regole assicureranno che gli investitori abbiano accesso alle informazioni di cui hanno bisogno per valutare i rischi di investimento derivanti dai cambiamenti climatici e da altre questioni di sostenibilità. Si genererà, inoltre, una cultura della trasparenza sull'impatto delle aziende sulle persone e sull'ambiente. Infine, i costi di rendicontazione saranno ridotti per le imprese nel medio-lungo periodo armonizzando le informazioni da fornire. Le prime società dovranno applicare le nuove regole per la prima volta nell'esercizio 2024, per i rendiconti pubblicati nel 2025. La Direttiva CSRD contiene 4 articoli di modifica della normativa finanziaria dell’UE: Art.1 modifica la direttiva 2013/34/UE relativa ai bilanci d’esercizio, ai bilanci consolidati e alle relative relazioni, le modifiche sono concernenti la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario; Art.2 modifica la direttiva 2004/109/CE, obblighi di trasparenza riguardanti le informazioni sugli emittenti i cui valori mobiliari; Art.3 modifica la Dir. 2006/43/CE, relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati; Art.4 modifica il regolamento (UE) n. 537/2014 sulla revisione dei conti di enti di interesse pubblico, le modifiche sono entrate in vigore il 1° gennaio 2024. La conferma della Direttiva CSRD mette in risalto come il SUSTAINABILITY REPORTING sarà il futuro della rendicontazione aziendale.
La Commissione europea ha divulgato sei atti delegati di modifica che hanno degli effetti sulle normative relative a MiFID II, AIFM, UCITS, Solvency II e IDD. Questi emendamenti assicureranno che le società finanziarie non bancarie, applichino la sostenibilità nelle loro procedure e nella loro consulenza in materia di investimenti ai clienti. L’oggetto focale di tale nota tecnica sintetizza gli aspetti principali di questi atti delegati: Modifiche con impatto su AIFMD . Vengono chiariti gli obblighi dei gestori di fondi di investimento alternativi di integrare i rischi di sostenibilità. Tali obblighi riguardano, tra l'altro, le politiche di gestione del rischio o i conflitti di interesse derivanti dalla gestione di un fondo di investimento; Modifiche con impatto sulla MiFID II . Le imprese di investimento dovrebbero considerare i fattori di sostenibilità nel processo di monitoraggio e governance dei propri prodotti e servizi, inoltre dovrebbero anche tenere conto delle preferenze dei clienti in materia di investimenti e gestione del portafoglio; Modifiche con impatto sulla Direttiva OICVM. Vengono chiariti gli obblighi dell'investimento collettivo in valori mobiliari per quanto riguarda l'integrazione dei rischi di sostenibilità e delle questioni di sostenibilità. Tali obblighi riguardano, tra l'altro, le qualifiche e l'esperienza del suo personale o la politica generale di investimento e la politica di gestione del rischio; Modifiche con impatto sull'IDD. Le modifiche incorporano i rischi di sostenibilità nei requisiti di supervisione e governance del prodotto e nelle regole sul conflitto di interessi per le imprese di assicurazione e i distributori di assicurazioni.
Altre azioni per garantire il sistema finanziario, invece, riguardano in particolare il regolamento europeo 2019/2088 – SFDR. Già nel 2018 era stato attuato un piano d’azione per la finanza sostenibile. Questo piano ha un elenco di azioni per garantire che il sistema finanziario sostenga il clima e la sostenibilità dell’UE programma di sviluppo. I punti fondamentali sono stati: -Il regolamento sulla tassonomia è entrato in vigore il 12 luglio 2020. Crea la prima “green list” al mondo, un sistema di classificazione per le attività economiche sostenibili; -Il regolamento sugli indici di riferimento climatici è in vigore dal 23 dicembre 2020. Aumenta trasparenza e divulgazione delle informazioni di sostenibilità, effettuando il confronto tra diversi prodotti finanziari più facili; -Il Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) è entrato in vigore il 10 marzo 2021. Mira ad innescare cambiamenti nei modelli comportamentali nel settore finanziario, scoraggiare, il greenwashing e promuovere investimenti responsabili e sostenibili. -L’obiettivo di CSRD, TR e SFDR risulta essere incrementare la trasparenza del mercato, ossia aumentare la quantità, qualità e comparabilità delle informazioni sulle tematiche di sostenibilità che riguardano imprese, operatori e prodotti finanziari